Foligno, le analisi confermano: pellet non a norma.

La polizia aveva sequestrato 46 tonnellate

21 gennaio 2013

CI RACCOMANDIAMO: COMPRATE SOLO PELLET CERTIFICATI E DI ORIGINE CERTA E DICHIARATA.
chi non specifica la provenienza Vi nasconde qualcosa.

Non sono a norma
e non sono commerciabili le 46 tonnellate di pellet che a novembre scorso, gli agenti del commissariato di Foligno, diretti da Bruno Antonini, sequestrarono al termine di una indagine portata avanti da polizia e Arpa. E’ quanto confermano gli esami a campione svolti dalla stessa Arpa, su disposizione della Procura di Perugia e che hanno fatto emergere nel pellet analizzato una quantità elevata di ceneri dopo la combustione, nonché la presenza di piombo, rame e zinco in queste. Non sono state riscontrate, comunque, sostanze radioattive.

Da dove venivano? Le indagini della polizia di Foligno stanno ora proseguendo per risalire alla provenienza del pellet Nell’ambito dell’operazione un imprenditore di origine meridionale e’ stato denunciato per truffa, frode commerciale e violazione della legge sull’ambiente. Le 46 tonnellate di pellet vennero sequestrate tra Umbria e Marche: per la precisione, 45 tonnellate nelle Marche e una in Umbria, nei locali di una ditta di Perugia.

L’indagine L’indagine era iniziata dopo che un commerciante aveva segnalato che una partita di pellet di cui era venuto in possesso, bruciava male, emanando cattivo odore. Il commerciante aveva ricevuto il pellet al posto di alcuni soldi che gli doveva l’imprenditore meridionale, che commercia questi prodotti.

Fonte: UMBRIA24